Pochi film sono diventati dei veri e propri CULT come il piccolo gioiello di Castellano e Pipolo, Il ragazzo di campagna, ancora oggi citato a memoria da migliaia di fan, visto e rivisto nei molti passaggi televisivi da milioni di persone. La pregiata edizione di Mustang Entertainment, ricca di extra (Interviste a Renato Pozzetto, Massimo Boldi, Sandra Ambrosini/La Maria Rosa e sopralluogo sui set del film) ha riportato l’attenzione dei fan sul film: insieme ai nostri amici di Sole, Whisky e sei in Pole Position ci siamo divertiti a raccogliere le scene ed i ricordi più belli. Questa è la classifica delle 10 scene più amate del film votate da voi, perché alla fine siamo tutti un po’ ragazzi di campagna!
1. L’INCONTRO CON SEVERINO CICERCHIA
La piĂą votata, citata ed amata: la scena in coppia con Massimo Boldi/Severino Cicerchia, il cugino di Artemio dalla voce inconfondibile. Come ha scritto Ale Rigobon:
“ Premesso che almeno una decina di scene sono entrate nella storia della commedia, diventando dei classici e che quindi sarebbe superfluo citare perchĂ© lo farebbero tutti, io parlo del Severino Cicerchia che in piazza Sant’Eustorgio scende dalla vespa e, con la sua “voce” inconfondibile, viene riconosciuto all’istante dal nostro Artemio.”
2. IL TRENO E’ SEMPRE IL TRENO
Quando in campagna la televisione prendeva male, lo spettacolo più bello era veder passare il treno al bar del paese. Scena memorabile. Come ha scritto Ivan Leoni: “E’ dura, ma il treno non si batte!”
3. IL TAGLIO DELLE UNGHIEÂ
La medaglia di bronzo se la aggiudica un’altra scena esilarante: la pedicure casalinga della mamma di Artemio al figliolo. “Modello flipper” come l’ha giustamente definita Maurizio Cordero.
4. TAACCCC
Talmente famoso da essere diventato modo di dire comune per sottolineare con fierezza situazioni piĂą o meno grottesche, il TAAAC con cui Renato/Artemio accompagna la sua “esplorazione” del minimonolocale in cui vive è diventato un TIC condiviso, e quindi si merita il 4° posto. Come ci ha scritto Chiara Copercini: “Adoro questa scena, anche perchĂ© da quando sono uscita fuori casa ho fatto molti traslochi e di cubicoli così ne ho visti davvero molti. Doveva essere solo una scenetta ironica, e invece abitare in cucce di cane è diventato una realtĂ .”
5. IL RASOIO ELETTRICO
Altra scena indimenticabile: a casa di Angela (Donna Osterbuhr) Artemio è alle prese con un rasoio elettrico di ultima generazione. Momento “TOP ONE” come lo ha definito Roberto Agrippino.
6. ARMADUK ED IL PINGUINO
Si sa che la vita di campagna è bella dura, soprattutto d’inverno quando le temperature non sono ancora miti. Lo sa bene Artemio, che condivide la camera con un amico “polare”!
7. IL COLLOQUIO
Artemio è in città alla ricerca di un lavoro serio, a differenza delle attività illecite del cugino Severino. Angela gli procura un colloquio per una compagnia di assicurazioni a tu per tu con il direttore, interpretato da Franco Diogene. I risultati sono a dir poco esilaranti.
“La cameriera ha messo la cera. Lei rientra scivola e si rompe due costole. E siccome pesa molto buca il pavimento e rovina tutto l’appartamento” Ci ricorda Cris Giordano. Oppure: “Io il signore non lo assicurerei, ha giĂ un piede nella fossa”
– “Ma.. come si permette??!! Coff, coff ” – ” visto?” (Grazie a Gianluca Pecoraro)
8. “E’ DIPLOMATA!”
Artemio oramai è innamorato di Angela, ma non è facile convincere sua madre che la ragazza a cui vuole regalare l’anello di fidanzamento (invece di comprare una scrofa) è una ragazza per bene… Come ha scritto Fulvio Oggiano: “Rido come un cretino tutte le volte.”
9. “HAI LA BELLEZZA DEL SOMARO!”
Artemio, bel giovanotto, attira le attenzioni di molte fanciulle in campagna, non solo della Maria Rosa. Per esempio, c’è un donnone benestante che ha qualcosa da dirgli…
“Ce ne sono tante,ma tra tutte preferisco la scena della vecchia che si sputa nelle mani e poi va incontro a Artemio che ha la balla di paglia e non può fare niente a parte dire “ma che schifo!”
“Non sarò bella ma sono ricca!”
“Sei ricca da fare schifo!” (Nicola Sottile)
10. IL TRATTORE
Come ci ha scritto Raffaello Mattarollo: “Beh che dire ! La scena col trattore in centro a Milano ? Grandiosa”.
E adesso ecco il contributo di alcuni fan che ci hanno voluto raccontare cosa significa per loro questo grande CULT:
Il Ragazzo di Campagna. E’ da quando sono piccolo che nel mio lessico e nei modi di dire miei e dei miei amici c’è l’espressione “Taaac” con relative risate e rimandi al film. O “andiamo a vedere il treno” piuttosto che altre (l’intero film è una fucina di frasi cult). E se arrivi al livello di poter cambiare il modo di esprimersi nelle persone e per giunta per piĂą generazioni, beh… credo tu sia al top. Questo film a mio avviso, è insuperabile anche per questo.
ALESSANDRO COLLI
Il ragazzo di campagna è stato il primo film noleggiato in videocassetta, tanti anni fa. Ricordo che papĂ noleggiĂł anche il videoregistratore (all’epoca si faceva!) e guardammo quel film insieme, una vera pietra miliare indimenticabile.Sempre bello!
MARCO BERTOZZI, RAVENNA
Amo tutto ciò che è Renato Pozzetto…un artista dl talento magistrale, che, a mio avviso, nn ha mai ricevuto gli adeguati riconoscimenti. Spero qualcuno possa regalargli tutto ciò che non ha ingiustamente avuto. Un abbraccio planetario a Renato.
LINDENFELS RITA
I luoghi dove è stato girato Il ragazzo di campagna, e cioè, oltre a Milano, le zone intorno a Pavia, sono oggetto ancora oggi di un vero e proprio “pellegrinaggio” da parte dei fan. Qui sotto una foto che ci ha mandato Cesare Bobbiesi di una gita a Molino d’Isella frazione di Gambolò (Pavia), dove si trova quella che era la casa di Artemio nel film:
Dove è stato ricostruito il Borgo Tre Case, invece, il comune di Carbonara al Ticino ha posizionato anche un cartello per indicare il luogo dove si trovava l’Osteria dove Artemio ed i suoi amici vedevano passare il treno!
Grazie a tutti quelli che hanno votato sulla pagina di Sole, Whisky e Sei in Pole Position le loro scene preferite del film, hanno citato le frasi cult, hanno condiviso con noi i loro ricordi e le loro emozioni, per un film dove, come ha riassunto benissimo Manule Rossi: “La scena più bella è TUTTO IL FILM”.