Il Lucca Film Festival – Europa Cinema dedica una retrospettiva al regista francese Olivier Assayas, che sarà presente a Lucca il 9 Aprile per la proiezione del suo ultimo film, Personal Shopper, vincitore della Palma d’Oro per la Miglior Regia all’ultimo Festival di Cannes. La passione del cinema è nata in Assayas probabilmente grazie al padre, Jacques Rémy, sceneggiatore : «Il mio gusto per il cinema è associato ad una sorta di mitologia familiare perché mio padre è stato assistente di alcuni grandi cineasti dell’epoca: Ophuls, Pabst, L’Herbier […] fin dall’infanzia avevo ben chiaro in mente che volevo fare dei film, anche se non avevo la minima idea di come sarei arrivato a farli» In qualche modo, Assayas, una forma da dare al suo cinema la trova, tanto che il suo primo cortometraggio, Copyright (1979) spingerà Serge Toubiana e Serge Daney a invitarlo a scrivere sui Cahiers du cinéma (collaborerà con la rivista dal 1980 al 1985). Le “mani in pasta” aveva iniziato a metterle già negli anni ’70, aiutando suo padre, oramai anziano e malato, nella stesura di script anche importanti come Il principe e il povero di Richard Fleischer e Superman di Richard Donner.
Il suo debutto alla regia avviene nel 1986 con Désordre – Disordine dove già si delineano alcune caratteristiche di quella che sarà la sua poetica: stile molto “rock” (è anche un grande appassionato ed esperto di musica), delicatezza di tratto che ricorda il cinema orientale (nei Cahiers è specializzato nel cinema del lontano oriente, e dirigerà anche un documentario sul suo regista di culto, Hou Hsiao-Hsien, HHH, 1997), attenzione verso personaggi scontenti ed un po’ spaesati, spesso adolescenti in cerca di sé stessi. L’opera che lo porterà all’attenzione internazionale è Irma Vep (1996) un omaggio al pioniere della cinematografia francese Louis Feuillade e al cinema di Hong Kong: il film ha come protagonista l’attrice Maggie Cheung, che sarà sua moglie dal 1998 al 2001.
Nel 2000 passa ad una produzione in costume, Les Destinées sentimentales, tratto da un romanzo di Jacques Chardonne, con Emmanuelle Béart e Isabelle Huppert, torna agli umori del disagio giovanile e alle contraddizioni della contestazione anni ’70 con Qualcosa nell’aria (2012), mentre nel 2014 dirige Juliette Binoche e Kristen Stewart in una delle sue opere più riuscite, Sils Maria, sul quale ha dichiarato: “Sils Maria tratta di un’attrice che deve navigare attraverso vari strati della realta – è anche in un certo senso un ritratto di Juliette Binoche, per come è oggi, non un film con Juliette, ma un film su Juliette. Mette davvero moltissimo di se stessa in questo personaggio, che riesce ad apparire, così, profondamente vero e radicato in lei.”
Olivier Assayas sarà a Lucca il 9 aprile per ritirare il premio alla carriera e per una lezione di cinema al Cinema Centrale (ore 21) prima della proiezione del suo ultimo film, Personal Shopper, dove ha rinnovato la sua collaborazione con Kristen Stewart.
Qui sotto una clip da Sils Maria: