Chi era Elio Piccon? E quanto ha lasciato al nostro cinema? Per rispondere a queste domande e colmare un vuoto di attenzione su un autore spesso trascurato, la Cineteca Nazionale di Roma ha organizzato il 19 ed il 20 Maggio una retrospettiva alla scoperta del maestro del documentario Elio Piccon, regista nato il 15 gennaio 1925 a Bordighera e formatosi al Centro Sperimentale di Cinematografia. Verranno proiettati molti dei suoi lavori, documentari, corti e film di finzione, molti dei quali messi a disposizione dalla Cineteca di Bologna. Tra questi vi segnaliamo L’Antimiracolo (19 Maggio, ore 19.30), il film del 1965 prodotto da Franco Cristaldi e premiato con il la targa Leone San Marco alla XXVI Biennale di Venezia Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica che, essendo un ritratto crudo e realistico dell’Italia che non ha vissuto il boom economico, ha subito con il tempo tantissimi tagli censori che lo hanno reso in parte incomprensibile al pubblico. L’edizione curata da CG Entertainment e in particolare dalla studiosa Lucia Pavan ha permesso di ricostruire la versione più vicina all’originale del film, integrandola con i tagli di censura. Questa versione (comprensiva dei tagli di censura) sarà presentata giovedì 19 Maggio alle ore 19.30 e a seguire (ore 20.45) ci sarà una tavola rotonda sul film moderato da Alfredo Baldi con Natalia Piccon, figlia del regista, Harry Dobrzensky de Dobrzenicz (Harry Kusky), interprete del film d’esordio di Piccon Ho ritrovato mio figlio (1954), Lucia Pavan (responsabile editoriale del progetto).