A marzo ricorrono 20 anni dalla scomparsa del regista polacco Krzysztof Kieślowski e la 27° edizione del Trieste Film Festival (che parte oggi fino al 30 Gennaio) dedica un’ampia retrospettiva al regista. L’omaggio, promosso in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma, ripropone il suo celebre Decalogo in 10 capitoli, che gli permise nel 1988 di affermarsi come uno dei più grandi registi europei, oltre alla trilogia Tre colori: Film blu, Film bianco, e Film rosso e La doppia vita di Veronica. Ad accompagnare l’omaggio al regista ci sarà la sua musa Irène Jacob, indimenticabile protagonista de La doppia vita di Veronica (1991) e l’episodio conclusivo della Trilogia Tre colori: Film rosso (1996) candidato a tre premi Oscar, che presenzierà all’incontro La doppia vita del cinema polacco.
Aprirà il festival Sole alto di Dalibor Matanic, Prix du Jury nella sezione “Un Certain Regard” al Festival di Cannes, candidato al Lux Prize e scelto dalla Croazia per la corsa all’Oscar per il miglior film straniero. In uscita nelle sale italiane a marzo, distribuito da Tucker Film, Sole alto è uno straordinario inno alla vita che racconta l’amore fra un giovane croato e una giovane serba. Un amore che Matanic moltiplica per tre volte: stessi attori (Tihana Lazovic e Goran Markovic) ma coppie diverse, dentro il cuore avvelenato di due villaggi balcanici in tre decenni diversi: il 1991 e l’ombra incombente della guerra; il 2001 e le cicatrici che devastano l’anima; il 2011 e la possibile ma impervia rinascita. Impervia ma possibile, proprio come dimostra – in perfetta sintonia con il respiro del film – la formula produttiva che vede cooperare Croazia, Slovenia e Serbia, restituendo pienamente il percorso di ricostruzione culturale in atto nell’ex Jugoslavia. Il film sarà prossimamente distribuito in home video da CG Entertainment.