Ci ha lasciato all’età di 89 anni Roger Moore, circondato dall’affetto dei suoi cari e dopo una breve e coraggiosa battaglia contro il cancro. L’attore britannico, nato a Londra il 14 Ottobre del 1927, era figlio di un agente di polizia: quasi un segno per un attore che per anni ha vestito il ruolo del più famoso agente 007 del grande schermo. Dopo gli studi alla Royal Academy of Drama e il servizio in divisa nella seconda guerra mondiale, Moore inizia la sua carriera in teatro, tenta la fortuna in America dopo l’esordio ed il successo sul piccolo schermo con Ivanhoe (trasmessa anche in Italia negli anni ’60) ma è con Il Santo che vedrà spalancarsi le porte del successo. La serie TV basata sul romanzo Meet the tiger di Leslie Charteris e prodotta dal 1962 al 1969 dalla ITC, racconta le vicende di Simon Templar, un ladro gentiluomo che mette a segno truffe contro criminali senza scrupoli, si circonda di belle donne e vive straordinarie avventure tenendo sempre fede ai suoi nobili principi. Oltre alla serie, Moore girerà anche parecchi film per la televisione con pritagonista Simon Templar, come L’organizzazione ringrazia: firmato il Santo (1969) e La mafia lo chiamava il Santo ma era un castigo di Dio (1969). Finita la serie, Moore prende parte ai 24 episodi di Attenti a quei due, che lo vede nei panni di un aristocratico inglese in competizione con un rivale temibile: il milionario americano Danile Wilde / Tony Curtis. Anche qui il successo fu grandissimo, il budget ancora di più e la sigla, scritta da John Barry, memorabile.
E’ nel 1973 che Moore erediterà un ruolo che fu di Sean Connery e in cui George Lazemby aveva fallito: l’agente segreto di sua maestà. L’esordio di Moore in Agente 007 – Vivi o lascia morire è un enorme successo di critica e al botteghino, e lo porterà a girare uno dopo l’altro tutti gli episodi della serie compreso quello più difficile: Octopussy – Operazione piovra (1983) che usciva in contemporanea al Bond apocrifo con protagonista Sean Connery, Mai dire mai. Anche se di pochi dollari, fu il Bond di Moore a vincere negli incassi. Bersaglio mobile sarà il suo ultimo film di James Bond all’età di 58 anni.
Aldilà delle serie TV e delle saghe che lo hanno reso celebre, Roger Moore ha preso parte anche a molti film d’azione e d’avventura, come Gold – Il segno del potere (1974) e Ci rivedremo all’inferno (1976) entrambi di Peter R. Hunt, ma dopo aver lasciato Bond la sua presenza al cinema è stata sempre più rada e Moore si è dedicato principalmente ad attività umanitarie. Nel 1991 è diventato ambasciatore dell’Unicef, mentre nel 2003 la Regina Elisabetta lo ha nominato Cavaliere dell’Impero Britannico. La sua ultima apparizione sul grande schermo è stata un anno fa, nel film The Carer di János Edelényi, nel quale interpretava se stesso.