L’ultimo film del grande regista, dibattuto nelle aule della censura e uscito postumo.
La grande illuminazione di Pier Paolo Pasolini fu, per sua stessa ammissione, quella di calare il romanzo di De Sade nell'Italia Settentrionale durante l'occupazione nazi-fascista. Quattro uomini di potere della Repubblica di Salò fanno rapire alcuni giovani, maschi e femmine, sani e di bell'aspetto. Li fanno rinchiudere in una villa nei pressi di Marzabotto perché, in una sorta di Inferno dantesco, divengano vittime sacrificali dei loro desideri più abbietti, di sopraffazioni violente, di stupri crudeli.
Si tratta dell' Edizione restaurata dalla Cineteca di Bologna e CSC - Cineteca Nazionale, in collaborazione con Alberto Grimaldi, presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata.