Si completa l`esegesi di Roberto Benigni de L`Inferno di Dante Alighieri: si analizzano qui i canti XXXII, XXXIII, e XXXIV.
Canto XXXII S`io avessi le rime aspre e chiocce, come si converrebbe al tristo bucoDante e Virgilio sono scesi nel Cocito dove, nella prima zona, sono puniti i traditori dei parenti, mentre nella seconda i traditori della patria. Tra questi Dante incontra il Conte Ugolino...Canto XXXIIILa bocca sollevò dal fiero pasto quel peccator, forbendola a`capelliIl conte Ugolino è condannato nel ghiaccio insieme all`arcivescovo Ruggieri degli Ubaldi. Dante, dopo aver ascoltato il racconto della fine di Ugolino e dei suoi figli, si abbandona ad un`invettivaCanto XXXIVVexilla regis prodeunt inferni verso di noi; però dinanzi mira...Dante e Virgilio attraversano la Giudecca, dove sono puniti i traditori dei benefattori, fino alla visione di Lucifero. Per i due poeti è il momento di uscire a "riveder le stelle."