Soledad ruba la macchina con cui lavora e fugge in Patagonia, dove verrà a conoscenza di un mondo con leggi proprie regolate da un vecchio cinema…
"Un film poetico e surreale che a tratti evoca la grande letteratura latino-americana: da Borges a Marquez. L'argentino Agresti mette in scena un piccolo elogia della follia con tocco lieve ed inspirato." Roberto Nepoti, La Repubblica.