Sceneggiato da Natto Wada da un romanzo di Michio Takeyama, un poema lirico su pacifismo e religione.
In Birmania nel 1945, alla fine della guerra, un ufficiale giapponese, fedele al proprio codice d’onore militare, preferisce far sterminare il proprio reparto pur di non arrendersi ai vincitori. Il fatto è raccontato dall’unico sopravvissuto, Mizushima, che ha deciso di farsi prete buddista e vaga nella giungla birmana in compagnia di un` arpa e un pappagallo per iniziare una lunga e pietosa opera di inumazione delle salme insepolte dei Caduti.