Tratto dall’omonimo romanzo di Francesco Costa. Il ritratto inedito di una Napoli sotterranea, un omaggio alla città partenopea, ma anche al cinema
Napoli, 1956: Vittorio, 11 anni, ha una fervida immaginazione e ama il cinema, soprattutto i film con Susan Hayward. Il ragazzo si trasferisce in una baraccopoli con la sorellina, la madre tedesca e il padre, un donnaiolo comunista che riesce appena a mantenerli. Durante un giro in città, Vittorio scopre un campo NATO che sembra uscito da un film hollywoodiano: balli, bevute, musica, uno schermo gigante e la Hayward che chiacchiera con un uomo. Vittorio si convince che Susan sia a Napoli in incognito e che abbia il disperato bisogno di un ragazzino per sfuggire al dispotico marito che non capisce niente di cinema.