Un documentario che attraverso rare immagini d’archivio, ricostruisce il culto anche fisico del duce e le vicissitudini della sua salma nel dopoguerra
Il 29 aprile 1945, partigiani e popolo di Milano si danno appuntamento in piazzale Loreto per celebrare la morte del duce. Appeso per i piedi, il cadavere di Mussolini appare un simbolo della Resistenza vittoriosa. Ma quel corpo straziato, vera e propria icona dell’intero regime, incarna anche l’orrore della guerra civile, oltre a una storia difficilmente proponibile come mito di fondazione dell’Italia nuova: trafugato dai neofascisti nel 1946, viene nascosto dalla Dc per undici anni, fino ad arrivare, solo nel 1957 alla tumulazione di Predappio.