Dopo Sacco e Vanzetti Giuliano Montaldo torna a dirigere Gian Maria Volontè nei panni del filosofo Giordano Bruno nei suoi ultimi anni di vita.
Venezia, Giordano Bruno prende motivo da una processione commemorativa della vittoria di Lepanto per condannare una religione che fa uso della violenza. Fra amici e poi con l`amante, espone le sue idee filosofiche e il suo concetto di una duplice religione: una fatta per il popolo, l`altra che è liberazione e superamento, riservata ad uomini superiori. Un suo ospite, è spaventato da questo ex frate così spregiudicato, più spesso ubriaco che sobrio, e lo denuncia all`inquisizione. Rivestito l`abito domenicano, Bruno affronta gli interrogatori e, nonostante l`opposizione del Patriarca, viene trasferito a Roma...