In questo documentario, Gribaudo novantenne ci accoglie nel suo studio, una Wunderkammer dalle grandi finestre che inquadrano la Mole e le Alpi innevate, traboccante di tele, fotografie, dinosauri, uccelliere, teatri della memoria, piramidi e attrezzi del mestiere di una vita. Ci racconta così che non c'è stato giorno in cui le sue mani non abbiano tracciato un disegno su carta, dato vita a una scultura, un dipinto o creato manufatti di ogni sorta; che non abbiano cessato di essere animate dalla curiosità di sperimentare tecniche, materiali, utensili, di cimentarsi con il gusto per il lavoro artigianale. Nel suo sguardo scintillano ancora la freschezza, la giocosità e la poeticità, del suo primo incontro con l'arte. È grazie a questi tratti che Gribaudo ha potuto concepire le opere che lo hanno reso celebre.