Dal personaggio di Tiziano Sclavi che ha ispirato Dylan Dog. Un horror metafisico e intriso di umorismo
Torna al cinema grazie a CG Entertainment in collaborazione con CatPeople in versione restaurata 4K Dellamorte Dellamore, il CULT di Michele Soavi, prodotto da Tilde Corsi, Gianni Romoli, Michele Soavi, tratto dal romanzo di Tiziano Sclavi, con protagonisti Rupert Everett e Anna Falchi.
In contemporanea parte la Start Up per realizzare un’edizione speciale e limitata del film che comprenderà il 4K UHD Dolby Vision, il Blu-ray, un Booklet e tanti extra esclusivi.
Il restauro è stato effettuato partendo dal negativo di Cinecittà ed è stato approvato da Michele Soavi.
Il Box da collezione sarà stampato IN SOLE 1000 COPIE pre-acquistate al prezzo early bird di €31,99 invece di €33,99 entro l’11 Novembre 2024.
Questa edizione non sarà disponibile altrove.
ATTENZIONE
Nella fase di pre-acquisto non ci sarà alcun addebito da parte nostra, ma solo una pre-autorizzazione al pagamento. I soldi verranno prelevati solo al momento delle riscossioni, che avverranno a raggiungimento dell’obiettivo ed in prossimità del termine della Start Up. Risulta importante, quindi, che, a quel punto, sulla carta con la quale avete pre-acquistato sia disponibile la cifra, altrimenti la copia verrà liberata.
NOTA BENE
Chi vuole che oltre al suo nome o al posto del suo nome sia riportato nei ringraziamenti un altro nominativo, deve riportarlo nelle NOTE. Non verranno prese in considerazione altre richieste a mezzo email.
Francesco Dellamorte (Rupert Everett) lavora come custode nel cimitero di Buffalora, fiancheggiato dal fido e muto Gnaghi (François Hadji-Lazaro). Per oscure ragioni, i morti sepolti in quel luogo risorgono animati da istinti omicidi e per annientarli occorre spaccare loro la testa. Per Francesco, uccidere gli zombi è solo un atto di routine; finché un giorno, tra le lapidi, gli capita di incontrare una bellissima vedova (Anna Falchi)… Sarà l’inizio di una vorticosa discesa nel dolore e nella follia, tra morti viventi e vivi morenti…
"L'ultimo grande horror del XX secolo..." Nocturno.
"Everett è fisicamente perfetto per il ruolo: ha i tratti di un personaggio dei fumetti ed è allo stesso tempo un perfetto serial killer dal cuore spezzato [...]." Variety.
"L'opera più ambiziosa di Michele Soavi, che attingendo all’immaginario di Tiziano Sclavi trovava le coordinate per una danza macabra tra orrore e nostalgia, tra surrealismo e grottesco." Quinlan.it
"Oggi è un gioiello kitsch e filosofico da recuperare." Wired
"Un sublime Rupert Everett." Quinlan
"Uno dei migliori film di zombi di tutti i tempi." I 400 calci
"Continua a far riflettere sulla vita, la morte e la follia." Taxidrivers
"Quanto è figo." Film TV
"L’ultimo vero cult della storia dell’horror italiano." Sentieri Selvaggi