Tratto dal romanzo di Paul Eluard “Capitale de la douleur”, una rivisitazione in chiave ironica di due generi popolari: spionaggio e fantascienza!
"Stravolge le regole del noir, smontandone le situazioni tipiche [...] con ironia e creatività." Il Mereghetti
"JLG mixa e stravolge con ironia le regole dei generi (fantascienza e noir) e popola il film di suggestioni libertarie che anticipano il '68." Film TV