Un importante evento speciale è in calendario domenica 30 Maggio alle ore 20.45 al Cinema Odeon di Firenze. Si tratta del nuovo appuntamento del ciclo Serate per la nostra Terra – Terra viva: una nuova visione per una cittadinanza planetaria. Vandana Shiva, intellettuale e attivista indiana di fama internazionale, sarà in sala per presentare l’anteprima europea del film Seed: the untold story (90′, versione originale con sottotitoli in italiano).
Il film ha come protagonisti la stessa Vandana Shiva (Premio Nobel alternativo), l’etologa e biologa Jane Goodall, l’avvocato e attivista Andrew Kimbell. È un documentario che segue la storia dei cosiddetti protettori dei semi, che custodiscono una tradizione di più di 12.000 anni. Nell’ultimo secolo il 94% delle varietà di semi è sparita, conseguenza del dominio delle multinazionali nel campo della biotecnologia chimica, con un controllo assoluto della filiera: non soltanto i semi, ma anche gli agricoltori, gli scienziati, gli avvocati. Di conseguenza chi oggi protegge i semi indigeni è protagonista di una battaglia, simile a quella di Davide contro Golia, per difendere il futuro del nostro cibo. La storia di questi instancabili eroi ci rimette in contatto con una delle nostre risorse fondamentali: la cultura dei semi. Il documentario firmato da Taggart Siegel e Jon Betz è stato prodotto dal Marisa Tomei, Marc Turtletaub (Little Miss Sunshine) e Phil Fairclough (Grizzly Man, Cave of Forgotten Dreams).
Quella di Vandana Shiva è innanzitutto la battaglia per la salvaguardia della diversità biologica e culturale contro le biotecnologie delle multinazionali agroalimentari: “La biodiversità è l’involucro della cultura, non può esserci diversità culturale senza diversità biologica. È necessario difendere l’unicità di ciò che mangiamo e di quel che usiamo per nutrire i nostri figli. Così bisogna difendere quel che siamo dalla monocultura globale. Ci vogliono vestiti tutti allo stesso modo e nutriti da alimenti ogm prodotti da un’oligarchia di compagnie del settore alimentare” (Monoculture della mente, Bollati Boringhieri, 1995). Per Vandana Shiva il modello di sviluppo proposto dai paesi occidentali non è uno sviluppo reale; vengono distrutte le culture, le tradizioni ed i modelli sociali, per far posto a culture competitive il cui grado di civiltà è dato solo dal mercato. Il danno maggiore prodotto dalla civiltà industriale, è stata l’equazione donna-natura e la definizione di entrambe come passive, inerti, cioè materia prima da manipolare. A contrario “le donne sono le depositarie di un sapere originario, derivato da secoli di familiarità con la terra, un sapere che la scienza moderna, maschilista e patriarcale, ha condannato a morte”.
Il film Seed: The Untold Sotry fa parte di Serate per la nostra Terra, un ciclo di film sull’ambiente, l’ecologia e i nuovi paradigmi di pensiero, promosso da Odeon Firenze, Navdanya International e Terra Nuova Edizioni, in collaborazione con Greenpeace, Festival dei Popoli, GreenApes, CG Entertainment, Libreria Editrice Fiorentina, Fairmenti, Un Tempio per la Pace, Fiab, Senza Spreco, Toscana Biologica, Medicina Democratica.