Ci ha lasciato Giuseppe Ferrara poco prima di compiere 84 anni, regista impegnato e grande militante della realtà e della denuncia delle sue storture, che ci ha regalato pagine importanti del nostro cinema civile.
Morto a Roma per un arresto cardiocircolatorio, il regista, da tempo malato, il prossimo 15 Luglio avrebbe compiuto 84 anni. Nato a Castelfiorentino nel 1932, Ferrara fin da ragazzo unisce cinema e politica partecipando a cineclub orientati a sinistra; si trasferisce presto a Roma per frequentare il Centro Sperimentale e durante i weekend senesi mette per la prima volta le mani in pasta sperimentando con immagini documentarie. Diplomatosi nel 1959, realizza 80 opere nel corso di un decennio affrontando temi forti come le disuguaglianze Nord – Sud e l’omertà mafiosa. Si cimenta anche nella critica cinematografica, firmando monografie di maestri quali Luchino Visconti e Francesco Rosi. L’incontro con Cesare Zavattini, con cui collabora a I misteri di Roma nel 1963, per lui sarà fondante e lo porterà ad esordire nel primo film di finzione nel 1969, Il sasso in bocca, che ricostruisce accuratamente attraverso l’interpolazione di immagini ricostruite e d’archivio il fenomeno mafia ed i suoi legami con il potere. Mescola ancora fiction e documentario nell’ardito e censurato Faccia di spia (1975) con Adalberto Maria Merli e Mariangela Melato, che rintraccia le ingerenze dei servizi segreti e della CIA nelle vicende interne dello stato italiano. Arriverà all’apice della notorietà dirigendo Il caso Moro (1985) con Gian Maria Volontè nei panni dello statista democristiano, che ricostruisce i 55 drammatici giorni che separarono il rapimento dell’uomo con il ritrovamento del suo cadavere in via Caetani. Questo film dimostra ancora il forte afflato di denuncia del cinema portato avanti dal regista, che si consoliderà nei suoi lavori successivi, spesso realizzati grazie alla Rai, ed insieme osteggiati in tutti i modi.
Uno di questi è il film dedicato a Giovanni Falcone (1993) che ricostruisce il più tragico decennio della lotta a Cosa Nostra e recentemente ridistribuito in dvd da Mustang Entertainment.
Fra i suoi ultimi lavori, Roma nuda, un docufilm dedicato a Franco Califano, mai distribuito.