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Burning di Lee Chang-dong: “Un film di rabbia e mistero”

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LA STORIA Jongsu, un giovane fattorino con aspirazioni letterarie, incontra Haemi facendo una consegna. I due iniziano a frequentarsi e la ragazza, prima di affrontare un viaggio in Africa, gli chiede di occuparsi del suo gatto. Jongsu accetta, ma quando Haemi ritorna non è più da sola: ha conosciuto Ben, tanto ricco quanto misterioso, e ora sta per conoscerlo anche lui. Niente sarà più come prima…

 

MURAKAMI E LA RABBIA GIOVANE  Il film, diretto dal sudcoreano Lee Chang Dong, è tratto dal racconto breve di Haruki Murakami dal titolo Granai incendiati. Dalle parole dello stesso Lee Chang-dong: “Dopo aver letto il racconto di Murakami […] non ho potuto fare altro che essere d’accordo con lui: c’era qualcosa di fortemente cinematografico nell’aria misteriosa di quella storia. Un mistero che poteva essere moltiplicato, cinematograficamente, su più livelli. Il mondo in cui viviamo, del resto, è diventato misterioso: noi sentiamo che qualcosa non va, sotto la superficie sofisticata e funzionante della modernità, ma il mondo non è in grado di spiegarci cosa. Sembra quasi di trovarsi di fronte a un gigantesco puzzle e le persone, indipendentemente dalla nazionalità, dalla religione o dallo status sociale, sono piene di rabbia. I giovani, soprattutto. Non trovano risposte nel presente e, appunto, non riescono a identificare un obiettivo su cui concentrare la propria rabbia, sentendosi impotenti. Burning è un film di rabbia e di mistero.”

 

YOO AH-IN è JONGSU

Aveva sicuramente già lasciato il segno con film come Veteran, The Throne e Tough As Iron, ma è con Burning che Yoo Ah-in, attore pluripremiato del cinema e della televisione, ha raggiunto la sua vetta. Un personaggio complesso, quello del giovane Jongsu, dentro cui Yoo Ah-in si è immerso davvero completamente: più che un’interpretazione, come dice lui stesso, «una rinascita», frutto del costante e serrato confronto-scontro con il regista.

 

STEVEN YEUN È BEN

Steven Yeun, oltre ad essere famosissimo per aver interpretato per sette stagioni Glenn Rhee in The Walking Dead, ha preso parte anche a serie come The Big Bang Theory e Law and Order, oltre ad essere uno dei protagonisti di Okja, il fantasy diretto dal regista premio Oscar® per Parasite Bong Joon-ho. Per il ruolo di Ben in Burning ha vinto il National Society of Film Critics Award come migliore attore non protagonista.

 

JUN JONG-SEO È HAEMI

Talento emergente del nuovo cinema coreano, Jun Jong-seo è stata scoperta e lanciata proprio da Lee Chan-dong con l’indimenticabile Haemi di Burning. Un debutto davvero notevolissimo, tanto da essere selezionata dall’Hollywood Reporter fra i “15 International Breakout Talents of 2018”. Attualmente sta lavorando al suo primo film in lingua inglese, Mona Lisa and the Blood Moon, al fianco di Kate Hudson.

 

IL REGISTA: LEE CHANG-DONG

“Il mio cinema è stato influenzato dall’opera di diversi scrittori, artisti e registi. In verità mi è difficile citare i nomi di tutte queste persone, ma se ne dovessi menzionare soltanto uno, direi John Cassavetes”. Nato nel 1954 a Daegu, in Corea, Lee Chang-dong ha iniziato la sua carriera prima a teatro e poi nella letteratura, diventando uno degli scrittori più in vista della sua generazione. Il suo approdo al cinema avviene grazie all’intervento del suo amico regista Park Kwang-su, che lo vuole al suo fianco come sceneggiatore e aiuto-regista per L’Ile Etoilée. Con il noir atipico Greenfish debutta alla regia, ma è con Peppermint Candy, e soprattutto con Oasis che ottiene il consenso della critica e del pubblico. Oasis varrà a Lee e alla sua attrice protagonista Moon So-ri i premi per la miglior regia e per la migliore interpretazione femminile alla Mostra del Cinema di Venezia. Dopo una pausa di alcuni anni per essere diventato Ministro della Culutra e del Turismo nel 2002, torna al cinema con Secret Sunshine presentato in competizione ufficiale al Festival di Cannes nel 2007 (l’attrice protagonista, Jeon Do-yeon, vince il premio per la migliore interpretazione femminile). Nel 2010  realizza il capolavoro Poetry, per il quale ottiene il premio per la Migliore Sceneggiatura al Festival del cinema di Cannes.

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