Un ex-terrorista cerca di reinserirsi nella società. Ma non desiste dal commettere crimini, ferocemente, senza alcuno scrupolo.
"Nervoso, disinibito, molto interessante." Fabio Ferzetti, Il Messaggero.
"Un noir inquietante che sentiamo sotto sotto ci riguarda, impregnato dei tessuti malati della nostra società." Maurizio Porro, Corriere della Sera.
"Violento, incalzante, cattivista, sensuale. E, soprattutto, un film (se vi sembra poco pensate al resto del cinema italiano)." Valerio Caprara, Il Mattino.
"[...] questo film girato con mano ferma da Michele Soavi è una bella metafora della società moderna dove alla fine sembrano vincere sempre i peggiori." Federica Lamberti Zanardi, Il Venerdì di Repubblica.