Un misconosciuto capolavoro della cinematografia italiana di genere anni `70: erotismo, morbosità e giallo in una storia che scava nella psiche umana.
Nel giardino di una villa che ha appena acquistato, un ornitologo trova casualmente un nastro magnetico sulquale sono incise le confessioni di una donna, Azzurra, al proprio psicanalista. Partendo da questo, il professore comincia a ricostruire la vicenda dei precedenti abitanti della villa, Azzurra, appunto, e suo fratello Manfredi, legati tra loro da un complesso rapporto di amore-odio...