Tratto dal suo antiromanzo omonimo, la prima, geniale, prova cinematografica di Carmelo Bene.
"Geniale e debordante, barocco e folle, volutamente sregolato ma pieno di folgorazioni registiche e di bei monologhi." Il Mereghetti 2011
"Impermiabile ad ogni tentativo di interpretazione logica e razionale." Il Morandini