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Enrico Lucherini: il re delle bufale d’autore

Enrico Lucherini è il pioniere e il più grande press agent che il cinema italiano abbia avuto, le sue trovate per creare rumors e notizie intorno ad un film o per lanciare un nuovo divo hanno fatto storia, al punto da creare il neologismo “lucherinata” tra le più famose la falsa notizia che Florinda Bolkan avesse una relazione con Richard Burton e che questo fosse il motivo del ricovero di Liz Taylor in ospedale.

Nel documentario Ne ho fatte di tutti i colori di Marco Spagnoli è lo stesso Lucherini a raccontare la sua vita cinematografica e non, svelando retroscena dei film a cui ha lavorato, da Notte brava (1958) di Mauro Bolognini fino a Sotto il vestito niente – L’ultima sfilata (2011) diretto da Carlo Vanzina.

Dopo aver provato senza successo la carriera recitativa iniziò a lavorare come ufficio stampa per il cinema, ma per la sua futura carriera fu fondamentale l’incontro con Sophia Loren durante le riprese de La Ciociara (1960), che lo spinse alla professione di press agent svelandoli anche qualche trucco appreso dai maestri hollywoodiani.

Durante gli anni ’60 collabora con Fellini: sua l’idea del bagno di Anita Ekberg nella Fontana di Trevi ne La dolce vita (1960), e lavora a molti film tra cui il western I quattro dell’Ave Maria (1968) e la commedia di Pietro Germi Serafino (1968).

Inizia gli anni ‘70 lavorando ad Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto  (1970) Premio Oscar come miglior film straniero, a cui seguirono film in costume come  Amore e ginnastica (1973) da un racconto di DeAmicis e Sepolta viva (1973) dove per pubblicizzarlo divulgò la finta notizia che la protagonista Agostina Belli stesse annegando in piscina e la fece portare di urgenza da un’ambulanza in ospedale.

Successivamente lavora anche a film facenti parti dei due filoni più in voga durante quegli anni: il poliziesco La polizia chiede aiuto (1974) e la commedia sexy italiana La nottata (1975) e La professoressa di scienze naturali (1976).

Gli anni ’80 si aprono con Un sacco bello (1980) di Carlo Verdone con cui collaborerà anche per Acqua e sapone (1983) e Al lupo, al lupo (1992), inoltre lavora anche con il fratello del regista e attore romano (Luca Verdone) in La bocca (1991).

Sono anni in cui alterna la collaborazione a pellicole di grandi registi come: Nanni Loy (Caffè express (1980)), Giuseppe patroni Griffi (La gabbia (1985)), Dario Argento (Opera (1987)); ad altre di giovani emergenti: Maurizio Nichetti (Ho fatto splash (1980)), Carlo Vanzina (Vacanze di Natale (1983) e Vacanze in America (1984)) Neri Parenti (Scuola di ladri (1986)) e Michele Soavi (La chiesa (1989)).

Negli anni ’90 lavora nuovamente ad un film vincitore del Premio Oscar: Mediterraneo (1991) di Gabriele Salvatore con Diego Abatantuono che ritroverà sul set di Camerieri (1995), tra i due film ci sono anche i lavori per l’horror di Michele Soavi La setta (1991) e le commedie Zitti e mosca (1991) di Alessandro Benvenuti e Io Speriamo che me la cavo (1992) di Lina Wertmüller.

Nel nuovo millennio i film di maggior successo a cui ha lavorato sono stati Melissa P (2005) di Luca Guadagnino e N- Io e Napoleone (2006) di Paolo Virzì.

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