Una vita vissuta sotto il marchio infamante della clandestinità: un film di denuncia sociale in cui una madre ed un figlio lottano per riunirsi.
"Illegal: una parola sola, dura, sparata. Un bellissimo film." La Repubblica
"Un'originalità che gli è valsa il premio della Quinzaine." Corriere della Sera
"L'affascinante prova di Olivier Masset-Depasse di fronte agli inaccettabili trattamenti dei clandestini." Variety
"Cinematografia di una forza civile inaudita." Liberazione