Lontano dai luoghi canonici di Roma, il Grande Raccordo Anulare si trasforma in un collettore di storie a margine di un universo in espansione
"Il regista persegue un percorso creativo che plasma il referto «obiettivo» della cinepresa per creare nuovi percorsi di narrazione." Il Mattino (
"Documento d'arte e di denuncia, a modo suo, di una Capitale in crisi di auto-coscienza." Il Fatto Quotidiano
"Bellissimo e commovente." La Repubblica
"Sacro Gra ha stregato Venezia." L'Espresso
"Un film meraviglioso." Le Monde
"Applausi a scena aperta." Corriere della Sera